Territorio in Versilia

diversificazione della vegetazione

Il territorio, pur nella sua complessa vastità, presenta una configurazione ambientale abbastanza omogenea, caratterizzata dalla presenza di dune sabbiose, subito a ridosso del mare, da ampie superfici a pineta e da zone di macchia mediterranea inframmezzate da appezzamenti coltivati.
Grazie all’abbondante presenza di corsi d’acqua, la foresta della macchia presenta una notevole ricchezza di specie con farnie, frassini e ontani neri.
Di grande importanza sono poi le pinete artificiali, impiantate dall’uomo, di grande valore naturalistico, con sottobosco mediterraneo, tra cui si infiltrano anche specie arboree come carpini, ontani, pioppi, farnie e frassini.
La Pineta:
Le vaste pinete versillesi, in parte comprese nel parco di migliarino – san rossore – massaciuccoli, sono state piantate dall’uomo e risalgono al xvii-xviii secolo; sono costituite da pino domestico una specie importata in italia al tempo del romani, quando si diffuse soprattutto sul versante tirrenico e in sicilia.
La diffusione in ampie superfici si deve alle molteplici possibilità di sfruttamento offerte dal pino, di cui veniva utilizzata ogni parte: dal fusto per ricavarne legname, alla corteccia e alla resina per produrre coloranti e prodotti chimici, fino al seme, il pinolo.
Intorno alla raccolta e alla lavorazione del pinolo era nata in versilia, negli anni trenta, una vera e propria industria che si occupava della piantagione di pini giovani, del loro allevamento e cresscita fino alla produzione delle pigne con i pinoli.
Anche se la versilia costituisce tuttora una delle più estese zone di produzione di pinoli in italia, il valore delle sue pinete è oggi soprattutto naturalistico.
Fra queste quella forse più famosa è il parco della versiliana che ricopre ciroa 80 ettari a marina di pietrasanta, celebrata anche nel versi del poeta gabriele d’annunzio; oggi di proprietà del comune, è utilizzata come sede di interessanti eventi culturali.